Meraviglie cambogiane crescono. Come stanno i bambini dell’asilo di Kro Bei Riel

Meraviglie cambogiane crescono. Come stanno i bambini dell’asilo di Kro Bei Riel

Siamo tornati in Cambogia! A distanza di tre anni, superata la pandemia, i nostri volontari hanno finalmente potuto rivedere i 50 bimbi che frequentano la scuola materna finanziata da Annulliamo la Distanza attraverso il progetto Adotta un asilo.

La missione di monitoraggio ci ha portato ad una decisione importante, anzi due:
costruire un nuovo asilo, più funzionale, ampio, solido dove poter accogliere un numero maggiore di bambini e, contemporaneamente, investire sempre più risorse per combattere la povertà educativa.

Costruire il futuro dalle fondamenta: la sfida di un nuovo asilo

Per Silvana Monatti, che in Cambogia è di casa dato che segue i progetti dal 2011. “L’asilo funziona, i bambini crescono e apprendono in serenità, le insegnanti sono aperte e motivate. Gli asili governativi sono davvero pochi in tutto il paese e spesso offrono poco, se non nulla. Nell’area di Kro Bei Riel, senza dubbio, il nostro asilo nel villaggio di Totea è un’opportunità unica per questi bimbi. Oltre a studiare l’alfabeto khmer, l’inglese, i primi approcci al mondo della scienza, si investe in attività altrettanto importanti, come la cura del corpo e il rispetto per l’ambiente. Quotidianamente arrivano richieste di inserimento da parte di nuove famiglie che purtroppo non possiamo accogliere perché la struttura ha dei limiti di capienza e non solo”. Prosegue Silvana. “I 50 bambini sono infatti divisi in due gruppi e frequentano in modo alternato la mattina o il pomeriggio. Da qui la scelta di abbracciare la sfida e raccogliere i fondi per costruire un nuovo asilo, adiacente a quello attuale”.
Oltre ad essere piccola rispetto alle potenziali richieste, la struttura in uso ha già diversi anni alle spalle e per quanto la manutenzione venga fatta regolarmente, alcune parti sono in fase di deterioramento.
Non esiste poi un sistema di ventilazione adeguato, in alcuni periodi dell’anno il caldo e il livello di umidità sono davvero elevati ed è difficilmente accessibile per i bambini con difficoltà motoria.
Il progetto prevede la realizzazione di un asilo più ampio e sicuro, dotato di almeno due aule e senza barriere architettoniche. L’obiettivo è anche quello di raggiungere l’autonomia energetica grazie ad un impianto fotovoltaico.

Combattere la povertà educativa è la nuova priorità

“Fortunatamente, almeno nella realtà locale dei villaggi circostanti, la povertà alimentare è stata superata.
Ora la nuova emergenza è la povertà educativa“. Spiega Paola Cerea. “Sono stati proprio i referenti locali ad evidenziare la priorità. Dopo il coronavirus sono arrivati fondi e aiuti che hanno ridimensionato il problema dell’accesso al cibo, mentre il sistema scolastico è debolissimo e inefficiente. I dati delle percentuali di abbandono degli studi, anche in tenera età, sono davvero allarmanti.
Messa a fuoco la necessità, stiamo pensando di creare una formula di sostegno a distanza che garantisca esclusivamente la copertura delle spese scolastiche di questi bambini.

Grazie Totea village, grazie!

Sempre più convinti che la distanza si possa annullare solo quando c’è uno scambio autentico, insieme alla voglia di fare, ci siamo portati a casa un forte senso di gratitudine. Per l’atmosfera di questo villaggio, dove la gente sorride ancora quando ti incontra. E se vivi in una società che lo sta perdendo, questo sorriso è un atto di rivoluzione gentile.

Al più presto termineremo la stesura del progetto con tutti i dettagli. Continua a seguirci, molto presto potrai dare il tuo contributo. Nel frattempo puoi leggere la scheda del progetto attivo oggi, la sua storia e i risultati ottenuti.