“Camminiamo insieme”: il grande risultato della recente missione in Eritrea

“Camminiamo insieme”: il  grande risultato della recente missione in Eritrea

162 visite ambulatoriali a bambini con patologie ortopediche e 21 interventi chirurgici, sono i numeri dell’ultima missione del progetto Camminiamo Insieme che si è svolta ad Asmara dal 17 al 25 settembre 2022. La prima missione dopo la pandemia.

“Questa era la mia 14° missione in Eritrea come medico volontario di Annulliamo la Distanza. Negli anni questo progetto è cresciuto, non tanto per il numero degli interventi, ma per la visione, la collaborazione e il legame autentico con il personale sanitario eritreo e con la gente. Ormai lo so: con il cuore si resta lì, mentre con le gambe si torna a casa”.


Questo è il commento del professor Luigi Prosperi, ortopedico dell’ospedale Rizzoli di Bologna, ora in pensione, da poco rientrato dalla missione nell’Ospedale Halibet di Asmara, insieme all’Equipe di sanitari formata da Piero Bacchin, gessista presso l’Istituto Rizzoli di Bologna, il dr. Simone Lazzeri Chirurgo ortopedico presso l’ AOU Meyer di Firenze; il dr. Fabio Panetta, Anestesista e Rianimatore presso l’AOU Meyer di Firenze ed Emiliano Talanti, Infermiere Coordinatore presso l’ AOU Meyer di Firenze. 

A tutti loro va il nostro GRAZIE più sincero.
Ad accompagnare l’equipe c’era la nostra preziosa Paola Cerea, che ha coordinato le varie attività e monitorato approfonditamente gli sviluppi degli altri progetti attivi.

Oltre alle visite e agli interventi sono stati individuati i bambini che, per la prossima missione, necessitano di approfondimenti diagnostici o di presidi sanitari, non disponibili in quei giorni all’ospedale Halibet.

Il professor Prosperi nell’Ospedale Halibet di Asmara

Molto positiva è stata la collaborazione con i medici e infermieri dell’ospedale pubblico locale, confermando ancona una volta il pieno rispetto della mission del progetto, ovvero “camminare insieme, lavorare fianco a fianco per condividere le competenze”.
“Non si tratta solo di stare una settimana, fare il maggior numero di interventi chirurgici possibile e poi tornare.
La formazione del personale sanitario eritreo è un aspetto cruciale, quello che davvero sta innescando un cambiamento di impatto sempre maggiore” aggiunge il prof. Prosperi “Teniamo conto che per un medico eritreo ottenere la specializzazione è molto complicato. In tutto il paese esiste un unico reparto di ortopedia che è ad Asmara. Per capirci, la proporzione è un ortopedico ogni milione e trecentomila abitanti. Ecco perché gran parte del nostro impegno è dedicato alla formazione del personale locale”

Per la patologia traumatica e ortopedica gli operatori eritrei hanno infatti chiesto la possibilità di teleconsulti periodici che saranno messi a calendario.
“Quando mi chiedono perché voglio partecipare a queste missioni” conclude il prof. Prosperi “rispondo che accanto alla possibilità di migliorare la qualità della vita dei bambini c’è il legame di affetto, stima e rispetto che ritrovo ogni volta con il popolo eritreo, il cui valore è difficile descrivere a parole”.