Camminiamo insieme 2

  • Luogo: ASMARA, ERITREA
  • Cosa facciamo: OSPEDALE ORTOPEDICO HALIBET
  • A chi è rivolto: BAMBINI CON PROBLEMI AGLI ARTI
  • Cosa puoi fare: DONA 10 € AL MESE

Titolo del progetto

Camminiamo Insieme 2

Luogo di Intervento

Asmara, Eritrea

Descrizione dello Scenario

L’Eritrea, come molti altri stati del continente Africano, è un paese a basso reddito con una situazione sanitaria critica soprattutto nella specialistica come l’ortopedia ed in particolare l’ortopedia pediatrica. In tutta l’Eritrea, infatti, è presente un solo reparto di Ortopedia presso l’ospedale Halibet di Asmara. Il reparto ha 34 posti letto, 2 sale operatorie e 5 specialisti (1 ogni 1.300.000 abitanti) la cui l’attività è orientata quasi esclusivamente sui traumi trascurando l’ortopedia di elezione e in particolare la patologia ortopedica pediatrica. Quest’ultima necessita di strutture dedicate, con personale formato in grado di prevenire, diagnosticare e trattare precocemente i piccoli affetti da deformità quali il piede torto congenito, la displasia evolutiva dell’anca, le deviazioni assiali degli arti, la scoliosi. Tali patologie, se non diagnosticate precocemente e trattate, peggiorano durante l’accrescimento compromettendo ogni relazione sociale e qualità
della vita. Inoltre, le deformità secondarie e le diagnosi tardive sono spesso molto severe e necessitano di delicati e complessi interventi chirurgici. Nel 2008, su richiesta del Ministero della Sanità Eritreo AnlaDi ha indirizzato il proprio supporto tecnico, logistico e strutturale nel campo della chirurgia ortopedica pediatrica costruendo il progetto “Camminiamo Insieme” con lo
scopo di istituire l’Ortopedia Pediatrica inesistente nel paese. Nel 2019, dopo 10 anni di proficua collaborazione con le autorità eritree il Ministero della Sanità Eritreo, con lettera allegata, ci ha presentato la necessità di un maggiore impegno nel trattamento della Displasia Evolutiva dell’Anca- DDH (anomalia di sviluppo dell’anca che si produce durante la vita intra-uterina e che porta a un’alterazione della conformazione e dei rapporti tra la testa del femore e l’acetabolo). La caratteristica della sua evolutività determina la necessità di un trattamento il più precoce possibile e quindi di una diagnosi il più precoce possibile. L’obiettivo del trattamento è ottenere la migliore centrazione (“riduzione”) possibile per consentire all’articolazione coxo-femorale di svilupparsi correttamente. La richiesta del Ministero è motivata dalla frequenza ed invalidante patologia, soprattutto nelle giovani bimbe e donne, in assenza di adeguate competenze professionali del personale dell’Halibet e del reparto di neonatologia dell’Ospedale Pediatrico Orotta, e soprattutto dalla la mancanza di una anagrafe sanitaria e quindi di dati epidemiologici.

Il progetto

Il progetto nel suo insieme consiste in una missione di prima valutazione e di pianificazione di interventi di un’equipe medica di volontari di Annulliamo la Distanza ODV e dell’Ospedale Meyer con il coinvolgimento di medici neonatologi, pediatri, ortopedici e radiologi degli Ospedali Halibet e Orotta e di due missioni di formazione sulla prevenzione e trattamento della Displasia evolutiva dell’Anca nella quale saranno presenti ortopedici, pediatri, anestesisti, infermieri e riabilitatori. Oltre a sottoporre ad intervento chirurgico i pazienti affetti da displasia congenita dell’anca non diagnosticata nel corso dei primi mesi di vita, saranno organizzati incontri con neonatologi, pediatri ed ortopedici al fine di sensibilizzare la importanza di una diagnosi precoce di tale patologia. Durante gli incontri saranno discussi percorsi necessari per essere in grado di sottoporre a screening clinico il maggior numero possibile di neonati, le modalità per poter eseguire ai lattanti di due-tre mesi di età la ecografia delle anche, esame che costituisce il gold-standard per la diagnosi precoce e predisporre il trattamento conservativo indispensabile per prevenire le deformazioni dovute a mancata diagnosi. Saranno necessari uno-due incontri di formazione teorico/pratica svolti da personale esperto per trasmettere le competenze necessarie per la esecuzione della ecografia delle anche a neonatologi e/o pediatri e/o radiologi. L’equipe dei formatori sarà dotata di tutta l’attrezzatura (in primis ecografo con sonda dedicata e apparecchio di contenzione del lattante per l’esecuzione dell’esame) necessaria per eseguire gli accertamenti descritti. Tale materiale rimarrà a disposizione del personale medico eritreo per continuare in autonomia i suddetti esami. Durante le missioni, della durata di circa 7 giorni, saranno ugualmente eseguiti da parte di ortopedici esperti gli interventi di correzione della displasia delle anche ai bambini non diagnosticati e gli operatori saranno affiancati da specialisti ed infermieri eritrei per trasmettere le competenze. L’equipe medica sarà dotata del materiale necessario per eseguire gli interventi e per diagnosticare per tempo casi di displasia all’anca: tale materiale rimarrà poi a completa disposizione degli ortopedici eritrei per continuare in autonomia le attività cliniche suddette.

Il progetto ha come obiettivo generale il miglioramento del livello qualitativo dei servizi di sanità pubblica in Eritrea, nell’ambito dell’Ortopedia Pediatrica attraverso l’apporto di competenze e la fornitura di attrezzature e material al fine di mettere il personale sanitario in grado di effettuare una corretta diagnosi precoce con conseguente prevenzione della deformità conseguente a displasia dell’anca non diagnosticata precocemente e conseguentemente d trattare tale patologia in tutte le fasi. Il progetto mira anche a garantire a bambini condizioni basilari di salute che, oltre a costituire un diritto, sono condizione indispensabile per iniziare a costruire una cultura di pace e non violenza, fondamentali per il futuro di questo paese.

Nello specifico, il progetto ha l’obiettivo di:

• Fornire alla popolazione pediatrica di Asmara e di tutta l’Eritrea i servizi sanitari di un moderno ospedale dove poter ricevere diagnosi precoce e cure necessarie per ridurre l’impatto della DDH-Displasia evolutivadell’Anca nei neonati e bambini eritrei.

• Innalzare il livello d’assistenza ortopedico pediatrica sotto il profilo della qualità della prevenzione, cura, dell’appropriatezza degli interventi medico- chirurgici, e dei servizi di diagnosi.

• Fornire un modello di riferimento nazionale per l’assistenza ortopedica pediatrica per tutti gli altri presidii regionali, favorendo l’organizzazione di programmi di aggiornamento e formazione professionale sulla prevenzione delle deformità conseguenti a mancata diagnosi precoce per i medici pediatrici e ortopedici eritrei e per il personale infermieristico e di supporto
all’assistenza presso gli Ospedali Orotta e Halibet.

Gli obiettivi del progetto saranno raggiunti attraverso una collaborazione con il Ministro della Sanità eritreo, i Responsabili clinici degli ospedali Orotta e Halibet, l’Ospedale Meyer di Firenze e Annulliamo la Distanza sulla base di programmi condivisi. L’equipe medica italiana sarà affiancata per il relativo training da un’equipe locale. Nel corso della missione glispecialisti italiani terranno anche un ciclo di lezioni teorico-pratiche a completamento del programma. La delegazione italiana partirà con set completi del materiale necessario e al termine della missione tutto il materiale rimarrà a completa disposizione del personale sanitario locale in modo da raggiungere l’obiettivo, per noi prioritario, della loro piena autonomia.

I risultati attesi sono:

R1. L’Ospedale Halibet e l’Ospedale Pediatrico Orotta sono stati dotati di attrezzature, strumentazione chirurgica e presidi dedicati alla diagnosi precoce ed il trattamento della DDH
R2: tre missioni dell’equipe medica di volontari di Annulliamo la Distanza ODV/Meyer si sono svolte in Eritrea al fine di formare il personale locale (ortopedici, pediatri, anestesisti, ed infermieri) sulla DDH e sulla diagnosi e trattamento cruento ed incruento della DDH
R3: Oltre 280 bambini portatori di malformazioni sono stati visitati e almeno 40 operazioni sono state effettuate durante le tre missioni
R4: 30% bambini nati presso l’Ospedale Orotta è sottoposto a screening per la diagnosi precoce di DDH
R5: 6 medici e 5 infermieri eritrei sono stati formati

Risultati raggiunti

Durante il 2021, i volontari dell’Ospedale Rizzoli hanno continuato a raccogliere presidi sanitari necessari alle Sale Operatorie dell’ospedale Halibet. Inoltre, su richiesta del Ministero della Salute Eritreo, i volontari del Rizzoli hanno sviluppato un progetto sulla cura della displasia dell’anca nei pazienti pediatrici. Questo progetto è la naturale evoluzione del progetto Camminiamo Insieme e si integra con i progetti di AnlaDi implementati a favore dell’ospedale pediatrico Orotta

Nel 2021 non si sono potute effettuare missioni mediche nel paese a causa della pandemia da COVID: secondo le misure preventive adottate dal Governo Eritreo, per la prima parte dell’anno 2021, i viaggiatori provenienti da Paesi in cui erano stati registrati casi di contagio da COVID-19, ivi compresa l’Italia, erano posti in stato di quarantena, per una durata di 14 giorni, presso un’apposita struttura ospedaliera denominata ‘Villaggio Community Hospital’ ubicata alla periferia di Asmara. Nella seconda parte dell’anno 2021, i viaggiatori proveniente dall’estero, erano obbligati a sottoporsi ad un tampone all’ingresso e all’uscita dal paese: qualora il tampone fosse risultato positivo, i volontari non avrebbero proturo partire dall’Eritrea prima di terminare un periodo di minimo 7 giorni di isolamento presso il Villaggio Community Hospital in attesa di sottoporsi a nuovo tampone. Ciò ha reso impossibile per i nostri volontari medici recarsi ad Asmara per periodi brevi: inoltre, durante il 2021, numerose cancellazioni dei voli aerei da parte delle esigue compagnie aeree che garantivano tale rotta hanno impedito ai nostri volontari medici di programmare le missioni con il dovuto anticipo considerati i loro impegni professionali.

A settembre 2022 si è svolta la prima missione post pandemia dell’equipe di sanitari dell’Ospedale Rizzoli di Bologna e dell’ AOU Meyer di Firenze che si è conclusa con 162 visite ambulatoriali a bambini con patologie ortopediche e 21 interventi chirurgici.
E’ stata pienamente soddisfacente anche la collaborazione con i medici e gli infermieri locali dell’ospedale Halibet e sono già stati individuati i bambini che, per la prossima missione, necessitano di approfondimenti diagnostici o di nuovi presidi sanitari.